35 anni di vini

Roberto Cipresso

Bassano del Grappa è la mia città di origine, nonché prima tappa del mio percorso.
Dopo aver concluso gli studi in Agraria a Padova, seguo un master tenuto da Attilio Scienza a San Michele all’Adige (TN), che mi permette di toccare con mano, grazie ad uno stage, diverse realtà produttive in molte parti d’Italia, tra cui Montalcino. Era il 1987.

Inizia così l’avventura in Toscana, che nei miei pensieri di allora sarebbe dovuta durare qualche mese, ma in realtà, più di trent’anni dopo, non si è ancora conclusa. I primi tempi ho avuto la possibilità di lavorare per Soldera (Case Basse), poi per Poggio Antico, per approdare infine da Ciacci Piccolomini d’Aragona, azienda che ho tenuto per mano dal 1988 al 1996, raggiungendo davvero grosse soddisfazioni nel mercato mondiale.

Nel 1995 prende forma “La Fiorita”, il mio progetto assieme a due amici bassanesi: Miki Biasion e Tiziano Siviero. La nostra azienda passò in appena 10 anni da una superficie iniziale di 0,5ettari a una superficie di 9. La credibilità di questo progetto, grazie alla qualità e all’identità raggiunte, cresce talmente tanto che nel 2011 vede l’ingresso di due soci di grande rilievo con i quali abbiamo collaborato per 5 anni.

Nel 2016 prendo però la decisione di uscire da questa società per dedicarmi ad un nuovo progetto personale incentrato sul Brunello di Montalcino: nasce così l’Azienda Agricola Roberto Cipresso, grazie ad un vigneto cru di Sangiovese, messo a dimora nel 1998, e ad un casolare annesso dal nome Poggio al Sole.

Negli anni ho seguito molte aziende italiane, dislocate in 20 diverse regioni, e ho dedicato una parte significativa del mio tempo a consulenze per aziende estere, situate in Crozia, Brasile, Spagna (Maiorca, Ribera del Duero, Jumilla), Romania, America (CA), Perù, Turchia, Slovacchia, Cile, ma soprattutto Argentina (Mendoza e cafajate).

Proprio in Argentina, a fianco del mio amico fraterno e socio Santiago Achaval, nel 1999 prende forma prima l’ambizioso progetto Achaval Ferrer, seguito nel 2014 dal progetto Matervini. In Brasile, assieme a Galvao Bueno, ho collaborato nella sua Bellavista Estate a Bagè.
Nel 1999 fondo Winemaking, un gruppo di consulenza agronomica ed enologica formato da 6 professionisti, che ha aiutato diverse aziende italiane ed estere raccogliendo preziose informazioni per il progetto di formazione “La scuola della vite e del Vino”.

Nel 2001 nasce invece la cantina-laboratorio Winecircus con l’obiettivo “ricerca e sviluppo”. Il successo di tale progetto ci ha permesso con il tempo di mutare la nostra sede da un garage ad un vecchio granaio, per approdare poi ad una vecchia fabbrica recuperata e ristrutturata, diventando di una dimensione riguardevole. Ho scelto, come spesso è stato nella mia carriera, di recuperare realtà già esistenti, rivalutando vecchie strutture e dando loro nuove declinazioni.

Winecircus, grazie alla possibilità di usufruire di vigneti particolari e di una cantina sperimentale ed attrezzata, si dedica allo svolgimento di attività di ricerca orientate ai diversi aspetti dell’attività vitivinicola, in collaborazione con le Università di Padova, di Torino, di Venezia, di Pisa, di Udine e di Palermo.

Nel 2015 i programmi di ricerca si consolidano in un brand che li raccoglie: Cipresso 43.
Obiettivo di questo progetto è la valorizzazione dei vitigni autoctoni del Parallelo 43 Nord (che in Italia tocca tre importantissime regioni vitivinicole: Marche, Umbria e Toscana) tramite il concetto di terroir diffuso. Un’idea ambiziosa che, assieme a mio fratello Gianfranco con cui ho apportato un’impronta manageriale e amministrativa, sto portando avanti trainato da una mia intuizione del 1995: La Quadratura del Cerchio.